lunedì 27 agosto 2012

Dal diario dei ragazzi del campo della legalità


25 agosto 2012 DIARIO DEI RAGAZZI DEL CAMPO DELLA LEGALITA

Anche questa mattina siamo partiti dalla nostra sede di Lecco, direzione Bellano. Prima attività della giornata: allestimento di Piazza Grossi, sul lungolago, per la conferenza “Paesaggi Illegali”.
Anche per noi è arrivato il momento di sederci, ascoltare e imparare. Ciò che ci ha più colpito è stato, ancora una volta, approfondire il forte legame che lega ecologia e legalità. Come disse Giovanni Falcone, oltre alla mafia come organizzazione criminale, esiste la mafiosità, un atteggiamento non rispettoso, omertoso o anche solo passivo di tutti.

Costanza Panella, presidente di Legambiente Lario Sponda Orientale, ha evidenziato la gravità dei danni anche economici per i nostri territori, causati dal dissesto idro-geologico. Alla base del problema spesso esiste una distorsione del significato stesso che diamo alla legalità.
Illuderci, distrarci e non informarci è una delle tante tecniche per rendere la legge uno strumento per pochi, sfruttare la legge per non rispettarla.
Troppi sono stati i casi che ci hanno raccontato di abusi ambientali, frutto di un sistema disposto ad accettare compromessi. Giuliana Pirotta, coordinatrice del centro ornitologico di Varenna, ci ha descritto lo spettacolo della migrazione che avviene proprio in questi giorni a Pian di Spagna. Uno spettacolo che noi non possiamo accettare di vedere deturpato dall'ennesima costruzione edilizia: per questo dobbiamo reagire e pretendere che chi ci rappresenta, rispetti anche l'ambiente in cui viviamo.
Sentire le parole di coloro che vivono e si battono per la causa ambientale è stato per noi un ulteriore momento per riflettere e motivarci. La maglietta gialla di Legambiente e la maglietta azzurra di Libera non sono per noi solo una divisa, ma il modo di indossare con orgoglio la nostra responsabilità di cittadini italiani e di abitanti di questa terra.
Al campo ci è stato spiegato che parlare di eroi non è sempre giusto, perché fa apparire queste persone troppo distanti. Noi oggi vogliamo parlare di coloro che sono intervenuti, che ci hanno raccontato le loro battaglie. Non li definiamo eroi, ma di certo sono persone coraggiose che ispireranno il nostro agire, sia durante i giorni al campo e sia nelle nostre vite.
Quale miglior modo per concludere questa intensa mattinata, se non festeggiando tutti insieme con un aperitivo? I prodotti di Liberaterra, frutto del lavoro sui beni confiscati alle mafie, e del mercato equo solidale ci hanno rifocillati e deliziati.

Sofia Grivet Brancot e Maurizio Luciano Varini

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