giovedì 13 dicembre 2012

Parcheggio Fiumelatte


Spett. Comune di Varenna
Spett. Consorzio Lario e laghi minori
Spett. Provincia di Lecco - Assessorato Territorio
Alla Sovrintendenza di Milano Arch.Chiara Rostagno

Varenna, 2 novembre 2012


Oggetto: OSSERVAZIONI alla delibera del Consiglio Comunale n.028 del 30/07/2012 che ha approvato il progetto definitivo di riqualificazione parcheggio in località Fiumelatte e relativa adozione di Variante Urbanistica.



1 - La Variante urbanistica non è irrilevante in quanto aumenta la superficie a standard pubblico in area demaniale per mq. 363 e non appare a nostro giudizio finalizzata al perfezionamento del PRG, tanto più che è stata convocata per il 27/11/2012 la II Conferenza Vas per il PGT. In questo modo si sottrae alla Valutazione ambientale un intervento che penalizza lecosistema lacustre e peggiora laspetto paesaggistico tradizionale delle sponde del Lario.

2 - La Variante non è stata operata a suo tempo, in presenza di un iter progettuale che viene da lontano, per cui, come si desume dal verbale della Conferenza di Servizi del 5/7/2012 al punto 7 e dall’attestato del responsabile dei servizi tecnici arch. Cattaneo Favio, c’è stato un parere favorevole in mancanza di parere idraulico e della conformità urbanistica, formalmente richiesta dal Consorzio in data 24/5/2012 ma sostanzialmente non rilevata al momento del parere favorevole (non ci sembra una dichiarazione di Conformità urbanistica l’Attestazione del 03/07/2012 prot. 4228 del Comune di Varenna, tanto che ancora ad oggi la Variante non è in vigore).

3 - Nel merito della Variante, viene a perpetuarsi la tendenza ad interventi fissi per cui, qui come in altri luoghi, l’ambiente ripario mostra lunghi tratti con difese spondali ed arginature realizzate secondo criteri che non assomigliano per nulla a quelli naturali e che non lasciano la minima possibilità alla vegetazione spontanea di insediarsi per svolgere il suo compito così importante nella corretta dinamica lacuale.
Pur con l’uso del sasso, l’effetto “reale” è quello di diminuire la diversità di microhabitat e, conseguentemente, delle biocenosi, con il risultato di separare il corpo d’acqua dal territorio circostante.
Oltre all’evidente impatto paesaggistico, non deve essere dimenticato l’impatto biologico di questi interventi: l’uniformità morfologica delle sponde si comporta come una “ barriera biologica” che ostacola il passaggio delle comunità animali da monte verso valle e viceversa.
Non ci sembra condivisibile, come scrive la provincia di Lecco nelle sue prescrizioni, evitare l’intervento di fronte all’incubatoio e poi dare via libera su un altro tratto di sponda confinante.

4 - Il paesaggio tradizionale lariano viene deturpato da queste sfilate di auto posteggiate; se non si possono eliminare quelli esistenti ( ma a cosa è servito il maxi parcheggio a Villa Monastero non molto distante da qui?) è necessario fermare questa continua costruzione di parcheggi ai bordi del lago (concetto che vale per tutto il Lario) che servono ad aumentare il valore degli immobili con intervento di denaro pubblico (vedi forte investimento in questo caso per pochi posti auto), secondo una filosofia espressa nella relazione tecnica del progetto Fiumelatte dove si dice che “La funzione principale dell’opera è quella di permettere ai pedoni di raggiungere gli unici parcheggi pubblici”. Ma il comune cittadino, residente o turista, che cammina e non ha la macchina nel posteggio, può rischiare di essere investito?
Invece che un posteggio non era meglio costruire un marciapiede a sbalzo sulla riva? Pensiamo che questo intervento non serva a riscoprire il senso del luogo, anzi si presenta come inopportuno, dissonante, antitetico alla leggibilità del caratteristico borgo di Fiumelatte. Queste in sintesi le nostre osservazioni, valevoli anche per altri simili interventi sulle sponde del Lario.

Distinti saluti.

Costanza Panella

Pierfranco Mastalli

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