giovedì 5 dicembre 2013

Bellano - Osservazioni sulla convenzione con HEP -

Osservazioni alla convenzione con HEP 


Nel metodo riteniamo un errore non aver tenuto fede all’impegno pubblicamente assunto di discutere in un incontro con i cittadini l’accordo raggiunto dopo faticosa trattativa. E’ così mancata una fondamentale occasione di confronto nella quale l’amministrazione avrebbe certamente avuto modo di spiegare i vantaggi dell’accordo, chiarirne i punti critici e quelli che – ad oggi - non paiono sufficientemente approfonditi. I tempi (la mattina del giovedì per il venerdì) e le modalità non potevano consentire un’effettiva consultazione e hanno reso di fatto impossibile il confronto con i cittadini, le associazioni e i numerosi soggetti che, nel corso del tempo, hanno maturato interesse e competenze su un tema tanto sentito e rilevante per il futuro di Bellano. Questo comportamento non rappresenta una discontinuità rispetto alla pratica precedente che ha portato alle convenzioni del 2008 e del 2010.  
Nel merito, considerato il poco tempo concesso, esponiamo le nostre domande e osservazioni:

 

 
La riqualificazione dell’Orrido, presentata come elemento centrale dell’accordo, non è supportata da un documento preliminare alla progettazione o altro dispositivo tecnico che ne fissi le linee guida, i vincoli, e l’ordine di grandezza dei costi, come da prassi nell’ambito di una scrittura vincolante per le parti. 
Art. 2  - Quali sono gli elementi che dimostrano la convenienza della sostituzione dei canoni previsti dal RD 1775/1933, allora intesi in aggiunta alla cessione di energia?  - Le procedute tecniche dovrebbero essere parte integrante della convenzione e non rimandate ad accordi tra tecnici del comune e HEP visto che a carico del comune restano le opere a valle del punto di consegna. - Che cosa significa l’affermazione: “il quantitativo potrà essere aumentato e diminuito in relazione a mutamenti normativi o interpretativi”? - La rivalutazione da 230.000 a 300.000 Kwh rispetto alla convenzione precedente è proporzionale all’aumento di produzione dovuto alle opere abusive poi sanate? Nella DGR 3327/2011 si legge infatti che, nell’impianto in progetto, rispetto all’impianto esistente, la portata media è aumentata di una volta e mezza e la massima è più che raddoppiata e che la potenza media di concessione è passata da 1736 a 2542 KW. Art. 3 - 50.000 euro in 5 anni ci sembra un importo non adeguato rispetto alle opere necessarie per un vero programma di conservazione e valorizzazione del sito dell’Orrido, degli edifici e dei manufatti che contiene (Ca’ del Diavol, passerelle, aree verdi, impianti…). - Sulla base di quali elementi questo importo è da ritenersi proporzionato alle maggiori entrate che HEP realizza dopo il rinnovo degli impianti?
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- La rinuncia all’esposizione della vecchia turbina fa venir meno un elemento di sicuro interesse nell’ambito del rinnovato percorso di visita dell’Orrido. - Non si fa cenno, nella determinazione della compensazione monetaria, al limite inferiore delle ore di funzionamento della cascata. - La certificazione da parte del Comune che i lavori realizzati sono stati correttamente eseguiti secondo i provvedimenti autorizzativi concessi riguarda esclusivamente provvedimenti del Comune e quali? - L’impegno che il Comune assume di pubblicizzare anche con targhe, a sue spese, i vantaggi che derivano dalla presenza dell’impianto appare del tutto fuori luogo e sproporzionato rispetto agli impegni presi da HEP. Art. 4 - Qui il Comune concede, senza evidente contropartita, la deroga al Decreto del Ministero per la pubblica istruzione del 13/6/1953 che prescrive il funzionamento della centrale nei soli giorni feriali, ad eccezione del periodo di magra. - Il Comune inoltre rinuncia alla facoltà di ottenere un rilascio supplementare del DMV come previsto dalla DGR 3327/2011.  - Nella medesima DGR la regione fissa al 20% della portata media il DMV (1282 l/s) nel periodo di apertura al pubblico, prescrizione che viene ripresa nelle conclusioni della conferenza dei servizi provinciale del 6/5/2011; nella convenzione invece, con l’esplicito beneplacito del Comune, si interpreta il limite dei 1282 l/s come risultante dalla somma di 641 l/s all’opera di presa e  641 l/s al rilascio aggiuntivo della vasca; così per il tratto dalla presa alla vasca viene garantito solo il 10%  con buona pace dei pesci, della biocenesi e del processo di ossigenazione naturale dell’acqua. Con la rinuncia da parte del comune a richiedere in futuro un aumento del valore totale, si ipoteca una possibilità anche di ampliamento della fruizione turistica del percorso dentro l’Orrido oltre la cascata. 
Nel poco tempo a disposizione abbiamo formulato questi dubbi e osservazioni critiche in ragione del lungo lavoro di studio e documentazione svolto dalla nostra associazione su questo tema. 
Manca però il tempo per un riscontro e per la necessaria discussione e partecipazione che richiederebbe un atto così importante che vincola il Comune per 15 anni, ben al di là del mandato dell’Amministrazione che lo sottoscrive. 
Possiamo solo augurarci che i Consiglieri questa sera discutano il testo dell’accordo rinviandone l’approvazione dopo che lo stesso sarà stato oggetto di una consultazione non puramente formale dei cittadini. 
Distinti saluti. 
Bellano 29 novembre 2013
Per Legambiente 
                Costanza Panella 

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