Lecco
20 aprile 2017 Il suolo: un patrimonio sotto i piedi
Sette
associazioni si sono ritrovate insieme al tavolo della sala
conferenze del Palazzo delle Paure di Lecco per offrire, ciascuna dal
proprio punto di vista e di azione, un contributo originale, di
conoscenza e riflessione sul suolo, un patrimonio sotto i piedi non
solo in senso fisico.
L'incontro,
organizzato dai circoli legambientini della provincia, è stato
seguito da numerosi partecipanti attenti e interessati che hanno poi
approfittato, chi non l'aveva ancora fatto, dell'aiuto dei volontari
per firmare la petizione.
Damiano
di Simine, responsabile suolo di Legambiente, che ha
illustrato la petizione #People4Soil, un’iniziativa dei cittadini
europei presentata da un comitato di cui egli è il rappresentante e
sostenuta da oltre 400 associazioni per chiedere all’Unione Europea
norme vincolanti,
ha richiamato l'attenzione sul suolo come risorsa necessaria alla
vita ma anche limitata, una pellicola che avvolge le terre fertili
per uno spessore che in genere non supera le poche decine di cm. Solo
il 13% delle terre emerse è coltivato, 2 miliardi di ettari il che
significa che nell'orto globale ciascuno di noi dipende da 2500 mq di
campi coltivati. In Europa solo negli ultimi 50 anni sono stati
urbanizzati ca. 11 milioni di ha: pari all'estensione dell'intera
Ungheria!
Il
consumo di suolo dovuto a urbanizzazione e infrastrutture spesso
inutili è sicuramente la minaccia più grave per i suoli oltre che
per i paesaggi europei. Esso colpisce di preferenza i suoli più
pregiati e produttivi: è quanto ha messo in luce Danilo Marino di
Coldiretti Lecco Como, insieme all'abbandono degli alpeggi,
illustrando poi il nuovo ruolo finalmente riconosciuto dalla UE
all'agricoltura: le molteplici funzioni di disegnare il paesaggio,
proteggere l'ambiente e il territorio, conservare la biodiversità,
gestire in maniera sostenibile le risorse (acqua e fertilità dei
suoli), contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree
rurali, garantire la sicurezza alimentare.
Gaetano
Brusati, presidente della cooperativa olivicoltori del lago di Como,
ha parlato dell'olivicoltura come stimolo al recupero del territorio
agricolo lariano, con particolare attenzione all'utilizzo di tecniche
di coltivazione rispettose dell'ambiente e della salute, affermando
che il prodotto ha avuto importanti riconoscimenti di qualità.
Morire
per fame o per obesità? Nutrire persone, animali o automobili?
Alimentare lo spreco o sfamare gli affamati? Con i tre paradossi del
cibo Anna Zugnoni del WWF Lecco, ha introdotto la sua relazione
sull'alimentazione sostenibile dimostrando, con la piramide
alimentare e la piramide ambientale rovesciata, che mangiare può
diventare un atto ecologico ed etico.
La
relazione di Giosuè De Salvo – ManiTese “Accesso alla terra e
sovranità alimentare” ha aperto la seconda parte del convegno
dedicata appunto agli aspetti sociali ed etici dell'uso e della
proprietà del suolo. Con un grafico ha mostrato che in Europa
la superficie agricola utilizzabile è attualmente controllata per il
52% soltanto dal 3% delle aziende con una superficie maggiore di 100
ha, mentre solo l'11% del territorio agricolo è coltivato dal 75%
delle fattorie con una superficie inferiore ai 10 ha. Nell'ultima
decade l'Europa ha perso un terzo delle sue piccole aziende agricole.
Ha poi illustrato alcune raccomandazioni contenute nelle linee guida
della FAO per un governo responsabile del diritto di possesso:
l'introduzione di tetti massimi alle compravendite di terra, la
promozione di una gamma diversificata di modelli di produzione e
investimento agricolo che possano scongiurare la speculazione
fondiaria e la concentrazione delle proprietà.
Da
Silvia Negri un contributo dell'Azione Cattolica di Lecco citando
messaggi di Benedetto XVI e l'Enciclica di papa Francesco LAUDATOSI,
dove al p.to 65 si legge “Mentre l'umanità del periodo post
industriale sarà forse ricordata come una delle più irresponsabili
della storia, c'è da augurarsi che l'umanità degli inizi del XXI°
secolo possa essere ricordata per aver assunto con generosità le
proprie gravi responsabilità”.
Infine
“Il creato, la cura e la responsabilità di ciascuno” è stato il
tema sviluppato da Luigi Panzeri Presidente delle Acli Provinciali di
Lecco che ha legato l'impegno ecologico verso il suolo alla giusta
dimensione interiore e alle buone relazioni: promuovere l’adozione
di nuovi stili di vita “per il bene comune” attraverso
l’educazione civica e la sobrietà delle scelte.
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