venerdì 16 febbraio 2018

2 Febbraio Giornata Mondiale delle zone Umide

Il 2 febbraio è la Giornata mondiale delle zone umide, ricorrenza del giorno in cui, nel 1971, è stata
firmata la Convenzione di Ramsar, sulle rive del Mar Caspio: un accordo internazionale che da
allora ha permesso di identificare le più importanti aree umide del mondo, luoghi di grande
bellezza e ricchi di biodiversità, come la nostra Riserva Naturale Pian di Spagna e lago di Mezzola.
Lo scorso anno segnalavamo, in analoga occasione, che era ripartita la procedura della VAS
(Valutazione Ambientale Strategica) per il rinnovo del Piano di gestione. Come associazioni
ambientaliste, Legambiente, WWF, Cros Varenna, Orma, riunite nel gruppo OCCHI SUL PIAN DI
SPAGNA avevamo presentato i nostri contributi.



Oggi esprimiamo apprezzamento per i primi orientamenti e obiettivi strategici presentati nella
prima conferenza Vas, in particolare l'importanza data al mantenimento della funzione ecologica
delle zone umide presenti, nello spirito della Convenzione di Ramsar e quindi la tutela e la
valorizzazione della naturalità delle aree ecologiche più significative sottraendole a nuova
pressione antropica. Ci pare di leggere una svolta nella pianificazione della riserva che restituisce
alla maggior parte della sua estensione territoriale la funzione primaria per cui è stata istituita.
Ecco i punti che vogliamo ancora una volta richiamare: allargamento dei confini della Riserva come
prescritto dalla Regione e previsto dal PGT di Sorico a compensazione di quanto realizzato
illecitamente alla Punta, il raccordo con il Piano di gestione del Sic e con il Piano agronomico e
soprattutto una norma inattaccabile impostata sulla considerazione che le fasce a ridosso di quelle
naturali, le cosiddette aree di rispetto agricole, sono strategiche sia paesaggisticamente sia
ambientalmente e come tali vanno conservate.
“Il Piano della Riserva, anche alla luce delle trasformazioni avvenute sia a livello locale sia sul
pianeta a causa dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e della riduzione
progressiva delle zone umide, - afferma Costanza Panella, rappresentante delle Associazioni
ambientaliste della Comunità della Riserva - deve porre la conservazione e l'ampliamento degli
habitat e la cura del paesaggio quale primo obiettivo e rapportare ad esso la promozione e la
regolamentazione della presenza umana e delle attività economiche, compresa l'agricoltura. Oggi
gli agricoltori e allevatori possono continuare a fregiarsi del titolo di difensori della Riserva se
hanno il coraggio e l'immaginazione di imprimere una svolta decisiva alla loro attività, cogliendo
l'occasione di finanziamenti regionali, sviluppando collaborazioni, copiando da chi già mette in atto
buone pratiche, per adeguarla all'obiettivo primo, la conservazione e il potenziamento degli
habitat. La proprietà o l'affitto della terra li responsabilizza verso l'uso rispettoso di un bene i cui
servizi ecosistemici sono a beneficio, o a discapito, di tutti.”
Infine ci aspettiamo dalla gestione dell'Ente una più rapida e accurata esecuzione delle opere
programmate e la vigilanza più efficace contro il bracconaggio, le pratiche contrarie alle regole,
l'abbandono dei rifiuti e il degrado.
Occhi sul Pian di Spagna - http://occhisulpiandispagna.blogspot.it/

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